mercoledì 16 settembre 2015

Confettura di fichi e uva

Ogni anno le nostre vacanze si concludono con un fine settimana lungo in campagna dai miei genitori. Per varie ragioni nei mesi estivi ci vediamo molto poco, quindi prima che ciascuno riprenda le proprie attività ci troviamo tutti insieme lì. Nelle ultime due estati il tempo era stato tremendo: l’anno scorso era già freddo e pieno autunno, abbiamo acceso il camino e fatto finta che fosse novembre. Non siamo riusciti a fare una sola passeggiata, né ad andare a cercare i funghi (da quelle parti se ne trovano di solito), né a fare una qualsiasi attività all’aperto. E’ piovuto sempre: si, va bene,  è molto simpatico e romantico apparecchiare davanti al camino mentre fuori piove a dirotto, stare lì fino alla sera tardi a leggere e chiacchierare, ma non a fine agosto, quando invece vorresti stenderti pigramente al sole e gustare le ultime giornate soleggiate prima del rientro in città.
Quest’anno finalmente c’era il sole, le giornate sono state calde e brillanti di luce. In giardino si stava bene fin dalle prime ore del mattino, abbiamo potuto fare colazione all’aperto, pranzare sotto gli alberi che ci riparavano nelle ore più calde e restare all’aria aperta fino a tardi. Io che qui a Torino non ho nemmeno un piccolo balcone, apprezzo tantissimo la possibilità di mangiare fuori, di apparecchiare sul prato e fare colazione .. con gli occhiali da sole perché la luce è troppo forte!  Abbiamo raccolto l’ultima frutta matura prima di chiudere tutto e andare via e mia mamma ha prodotto come sempre una quantità incredibile di vasetti di marmellata. Io quest’anno ho voluto provare questa nuova ricetta che ho trovato sull’ultimo numero di una rivista francese (Saveurs): confettura di fichi ed uva, anche se l’uva l’ho acquistata lì nei dintorni e non è ‘produzione propria’. L’ispirazione l’ho presa dalla rivista, ma ho modificato le dosi dello zucchero e del limone secondo i miei gusti (tra parentesi nella ricetta riporto le quantità originali della rivista). Non amo le marmellate troppo dolci, perché mi piace che si senta il sapore della frutta e di solito metto pochissimo zucchero, in genere 300 gr per chilo di frutta, in questo caso ho ulteriormente ridotto le dosi perché sia i fichi che l’uva erano davvero dolcissimi.
E’ un pochino noioso eliminare i semini dagli acini d’uva (ma conviene farlo per evitare che la confettura diventi amara e ‘tannica’), ma il risultato finale ripaga appieno della fatica: la confettura è profumatissima, molto gustosa, alcuni acini non si disfano completamente e danno una piacevole consistenza e un colore rosso rubino che di prima mattina a colazione mette decisamente di buon umore.




CONFETTURA DI FICHI ED UVA (ispirata ad una ricetta di Saveurs di Settembre 2015)





(con questa dose di frutta ho ottenuto circa 750 ml di confettura)


500 gr di fichi maturi
500 gr di uva nera da tavola (io ho usato un Moscato di Amburgo)
280 gr di zucchero semolato (io ho usato lo Zefiro superfine) (800 gr nella ricetta originale)
Mezzo limone bio (2 limoni nella ricetta originale)


Lava l’uva preleva tutti gli acini dai grappoli e dividili in due per eliminare i semini interni.
Lava i fichi sbucciali e dividili in quattro spicchi o in sei se sono piuttosto grandi.
Raccogli tutta la frutta in una ciotola di vetro, aggiungi il succo del mezzo limone spremuto (nella ricetta originale si mettevano anche le zeste dei limoni tritate finemente io non le ho messe perché temevo che dessero un gusto troppo accentuato).
Aggiungi anche lo zucchero, mescola bene e metti in frigorifero per due ore coperto da pellicola.
Trascorso il tempo di riposo, versa il contenuto della ciotola in una casseruola che utilizzerai per cuocere la marmellata.
Metti sul fuoco medio, porta a bollore mescolando spesso (eventualmente elimina la schiuma che si forma in superficie) e lascia cuocere fino a raggiungere la consistenza voluta (io ho impiegato 40 minuti).
Al termine della cottura invasa la confettura nei barattolini sterilizzati in precedenza e chiudi con coperchi nuovi.
Lascia raffreddare i barattolini capovolti.
Esegui una seconda sterilizzazione facendo bollire i barattoli avvolti in canovacci puliti in una pentola piena d’acqua per 45 minuti.
Terminata la sterilizzazione, spengi e lascia raffreddare i barattoli all’interno della pentola.
Conserva la confettura al riparo dalla luce.


EASY: A colazione: l’ho trovata molto buona su una fetta di pane integrale lievemente tostata, spalmata di uno strato sottile di burro salato. Mi piace accompagnare con tè nero.






CHIC: Verrina dolce per una cena (ancora) estiva: uno strato di frollini sbriciolati grossolanamente (o granola home made), poca confettura di fichi e uva, uno strato abbondante di yogurt greco molto cremoso e su tutto mezzo fico maturo sbucciato e succoso. E’ molto carina da vedere se gli strati sono disposti con precisione e golosa da mangiare, gustando con un cucchiaino i tre strati tutti insieme. 

19 commenti:

  1. moscato d'amburgo è un uva dolce con molto gusto che si abbina bene con i fichi, brava hai colto una bella ricetta

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    1. Ciao Gunther, grazie. Si, anche io trovo che il moscato di Amburgo si un tipo di uva buonissima, una delle mie preferite. A presto!

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  2. wow, è bellissima Antonella, non ho mai mangiato fichi ed uva, dev'essere una vera delizia. Qui il tempo sembra pazzo, un giorno si dorme con la coperta quello dopo si muore dal caldo...boh...Anche a me piacerebbe che l'estate durasse in eterno :) Un bacione

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    1. Ciao Simona, grazie del tuo commento. Qui a Torino siamo in autunno da una settimana ormai, spero che un briciolo di estate ritorni, è troppo presto per avere già maglioni e ombrelli aperti. Un bacio grande!

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  3. Grazie di essere passata da me Antonella :) Questa tua ricetta mi piace molto, uva e fichi insieme li avevo sempre usati solo nelle crostate. Ottima idea! Grazie ancora per il bel commento, a presto!
    Patrizia

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    1. Grazie Patrizia della tua visita. Il tuo blog mi è piaciuto moltissimo e tornerò spesso. Ci tengo a scriverlo anche qui che il tuo post sull'expo è uno dei più belli che io abbia letto, interessante e completo. A presto!

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  4. Ottima per un dopo cena spalmata su qualche biscotto facendone un uso "responsabile" causa dieta.
    Ginko

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    1. Ciao, benvenuto su cioccomela. Oh io la parola 'dieta' la evito da un po', faccio finta che non esista. Grazie di essere passato e a presto!

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  5. ...anche io adoro Saveurs, non me ne perdo uno!
    ottima questa confettura, deve essere di un buono....mmmm!!!
    bacione

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    1. Ciao Simo, concordo, Saveurs è una delle più belle riviste di cucina, in ogni numero ci sono decine di idee da copiare e rifare. Grazie di essere passata e a presto!

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  6. Ciao Giuliana, grazie del tuo commento. A me è piaciuta molto, un gusto nuovo e particolare. A presto.

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  7. Ciao Antonella, è vero questa appena passata è stata una bella estate, in alcuni momenti fin troppo calda :-), che bello poter trascorrere qualche giorno in campagna, il modo più bello per terminare le vacanze. Molto originale questa confettura, immaginando la versione Chic per la sua eleganza magari in un bicchiere di fine cristallo apprezzo anche la versione Easy :-) un abbraccio!

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    1. Ciao Ely si a me la campagna piace moltissimo. Stando tutto l'anno in città, ogni tanto qualche giorno nel verde è davvero molto gradito. Ti abbraccio e grazie!

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  8. Antonella, bentrovata, scusa se non sono passata prima, ma ho il freno a mano tirato. Ho dedicato tutte le mie energie all'inizio della scuola delle tre pupazze e il caldo mi sta cuocendo la testa....
    Che bella descrizione quella delle tue giornate in giardino... quest'anno ha fatto davvero caldo, ma meglio dell'anno scorso che come hai detto tu ha piovuto tutta l'estate.... Buonissima e particolare questa marmellata... complimenti! Un bascione

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    1. Ciao Patty, hai ragione, quest'anno il caldo ci ha proprio 'cotto la testa'. Seguo sempre il tuo blog e i tuoi post deliziosi e ho letto delle tue prncipessine. Un bacio e a presto. Grazie!

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  10. Risposte
    1. Buongiorno, non le so rispondere con precisione. Da quello che so l'uva selvatica è più aspra e meno succosa dell'uva che ho utilizzato io, quindi immagino che debba un po' modificare la dose dello zucchero. Mi spiace non so aiutarla di più. Grazie di essere passata di qua.

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